sabato 19 aprile 2014

 

...conta sino a quindici


E' iniziato tutto dal giorno che, a causa di diversi problemi ai denti e all'impossibilita' della sua condizione psicofisica, di farsi curare i denti dal dentista, come tutti, o quasi..
Malgrado un intervento ospedaliero in anestesia totale e un tentativo con un dentista, amico di famiglia, si convenne che, comunque, bisognava prevenire il verificarsi di nuove carie per non dover ripercorrere, almeno nel breve periodo, tutte le difficolta' che subentrano quando la persona di cui parliamo e' affetta da autismo, quindi diamo il via alle contro misure...
E quindi vai di acquisto di dentifrici raffiguranti " Tigro e Winnie the Pooh " spazzolini simpaticissimi e insomma tutto cio' che potesse convicerlo ad un lavaggio dentale quotidiano piu' accurato.
Sembra facile, detta cosi' sembra una passeggiata, ma cosi' non e', infatti prima di riuscire a convincerlo, giocosamente, della assoluta innocuita' del gesto c'e' voluto un po'.
Una volta riusciti a innescare in lui questa routinarieta' ( gli autistici hanno degli schemi mentali rigidissimi, entrare in questi schemi e riuscire a modificarli se pur minimamente richiede impegno, fatica e tanta pazienza) rimaneva la prova colluttorio, e gia', proprio quello che noi " normali ?" mettiamo in bocca e dopo averlo sballottato per un po' in bocca lo sputiamo nel lavandino.
Al primo approccio con il colluttorio tradizionale, non gradi' tanto, cosi' ci mettemmo alla ricerca di qualcosa dal sapore meno forte e che avesse nella confezione qualcosa che lo attraesse, che rapisse la sua attenzione, insomma che gli piacesse, anche nel colore, e gia', perche' poi c'e' anche l'aspetto del colore da non trascurare mai, pena il fallimento.
I primi risciaqui con il colluttorio erano abbastanza veloci, infatti bastava distrarsi un secondo e lui sputava via tutto nel lavandino, sino al giorno che sfruttando uno stratagemma gli abbiamo detto " conta sino a quindici...e poi sputa "....
Ecco, ha funzionato, e ad oggi funziona ancora, un piccolo passo per Michele, un passo enorme per noi genitori di questo splendido bambino autistico, che ben conosciamo le mille difficolta' che si incontrano quotidianamente per ottenere che lui raggiunga anche queste piccole, ma importantissime autonomie, cose che per noi sono " normali", acquisite, scontate, ma per un bambino autistico non lo sono, ve lo posso assicurare.

 

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